[877,2] Ho detto che l'amor proprio è inseparabile
878 dall'uomo, e così l'odio verso gli altri ch'è
inseparabile da esso, e che per conseguenza esclude primitivamente ed
essenzialmente la stretta comunione e società sì degli uomini, che degli altri
viventi. Ma siccome l'amor proprio può prendere diversissimi aspetti, in
maniera, ch'essendo egli l'unico motore delle azioni animali, esso stesso che è
ora egoismo, un tempo fu eroismo, e da lui derivano tutte le virtù non meno che
tutti i vizi; così nelle antiche e poche ristrette società (come pure accade
anche oggi in parecchie delle popolazioni selvagge che si scoprono, o quando
furono scoperte, come alcune Americane) l'amor proprio fu ridotto ad amore di
quella società dove l'individuo si trovava, ch'è quanto dire amor di corpo o di
patria. Cosa ben naturale, perchè quella società giovava effettivamente
all'individuo, e tendeva formalmente al suo scopo vero e dovuto, così che
l'individuo se le affezionava, e trasformando se stesso in lei, trasformava
l'amor di se stesso nell'amore di lei. Come appunto accade nei partiti, nelle
congregazioni, negli ordini ec. massime quando sono nel primitivo
879 vigore, e conservano la prima lor forma. Nel qual
tempo gl'individui che compongono quel tal corpo, fanno causa comune con lui, e
considerano i suoi vantaggi, gloria, progressi, interessi ec. come propri: e
quindi amandolo, amano se stessi, e lo favoriscono come se stessi. Che questo in
ultima analisi è l'unico principio dell'amor di corpo, di patria, di Religione,
universale o dell'umanità, e di qualunque possibile amore in qualunque
animale.