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Rassegnato e
sommesso, perchè l'indole degli abitatori determinata dall'influenza del
clima, è composta a un tempo di bontà e di trascuratezza, l'Indiano,
dice l'Autore
*
(Collin di
Bar, Storia dell'India antica e
moderna, ossia l'Indostan considerato
relativamente alle sue antichità ec. Parigi 1815.),
è capace de' più magnanimi sforzi. I popoli del nord della penisola, meno ammolliti dalle
voluttà e dal clima, sono da lungo tempo il terrore della compagnia
inglese, e saranno {forse} col tempo i
liberatori delle regioni gangetiche.
*
(Fra questi deve
intender certo i Maratti). Spettatore di
Milano, Quaderno 43. p. 113. Parte
Straniera. 30 Dicemb. 1815.
{+Dello stato e
genio pacifico degli antichi Indiani v. p. 922. De' Cinesi parimente meridionali
v. p. 943. capoverso
ultimo.}
(16. Aprile 1821.)