Navigation Settings

Manuscript Annotations:
interlinear {...}
inline {{...}}
attached +{...}
footnote #{...}
unattached {...}
Editorial Annotations:

Correction Normalization

Civiltà e perfezionamento, non fa che sempre moltiplicare i bisogni e i patimenti, e poi trovarvi i rimedii.

Civilization and progress do nothing but multiply needs and sufferings, and then seek remedies for them.

4180,4

[4180,4]  Che guadagno fa l'uomo perfezionandosi? Incorrere ogni giorno in nuovi patimenti (i bisogni non sono per lo più altro che patimenti) che prima non aveva, e poi trovarvi il rimedio, il quale senza il perfezionamento dell'uomo non saria stato necessario nè utile, perchè quei patimenti non avrebbero avuto luogo. Proccurarsi nuovi piaceri, forse più vivi che i naturali, non però altrettanto 1. comuni, 2. durevoli, 3. facili ad acquistarsi, anzi i più, difficilissimi, perchè, se non altro, esigono una studiatissima educazione, e una lunga formazione dell'animo, e per ciò stesso non possono esser comuni a tutti, anzi ristretti a certe classi solamente, ed alcuni a certi individui. Nel tempo stesso distruggere in se la facoltà di provare, almeno durevolmente, i piaceri naturali. Lo stato naturale dell'uomo ha veramente dei piaceri, facili, comuni a tutti, durevoli, che non sono men veri perciò che noi non li possiamo più sentire, e però non concepiamo come sieno piaceri. Il solo stato di quiete e d'inazione sì frequente e lungo nel selvaggio (insopportabile al civile) è certamente un piacere, {non vivo, ma atto e sufficiente} a riempiere una grande {e forse massima} parte della vita del selvaggio. Vedesi ciò anche negli altri animali. Vedesi {+(tra i domestici, e più a portata della nostra osservazione)} nei cani, che se non sono turbati o forzati a muoversi, passano volentierissimo  4181 le ore intiere, sdraiati con gran placidezza e serenità di atti e di viso, sulle loro zampe. (Bologna. 3. Giugno. 1826.). {{Moltissimi patimenti poi, massime morali, che senza la civilizzazione non avrebbero luogo, quantunque abbiano il loro rimedio, proccurato dalla stessa civilizzazione, p. e. la filosofia pratica, è ben noto che sono senza comparazione più facili, più frequenti, più comuni essi, che l'applicazione effettiva e l'uso efficace di tali rimedi.}} (Bologna. 3. Giugno. 1826.).