[1170,1] Si consideri per l'una parte che cosa sarebbe la
civiltà senza l'uso della moneta. Oltre ch'ella non potrebbe reggersi, non
sarebbe neppur giunta mai ad un punto di gran lunga inferiore al presente,
essendo la moneta, di prima necessità ad un commercio vivo ed esteso, e questo
commercio scambievole vivo ed esteso, tanto delle nazioni, quanto degl'individui
di ciascuna, essendo forse la principal fonte dei progressi della civiltà, o
della corruzione umana. E se bisognassero prove di una proposizione così
manifesta, si potrebbe addurre, fra gli altri infiniti de' popoli selvaggi ec.,
l'esempio di Sparta che, avendo poco uso della moneta per
le leggi di Licurgo, in mezzo al paese
più civile del mondo a quei tempi, cioè la Grecia, si
mantenne sì lungo spazio, e incorrotta, e quasi stazionaria, o certo la sua
civiltà, o corruzione, fu sempre di molti gradi minore di quella degli altri
popoli greci, e {le} andò sempre molti passi
indietro.
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