[73,2] La cagione per cui il bene inaspettato e casuale, c'è
più grato dello sperato, è che questo patisce un confronto cioè quello del bene
immaginato prima, e perchè {il bene} immaginato è
maggiore a cento doppi del reale, perciò è necessario che sfiguri e paia quasi
un nulla. Al contrario dell'inaspettato che non perde nulla del {suo qualunque valore reale} per la forza del confronto
troppo disuguale.
[188,4] Perchè una cosa non piacevole per se stessa, tuttavia
189 piaccia quando riesce inaspettata, in somma da
che derivi il piacere della sorpresa considerata puramente come sorpresa, si
spiega colla teoria della noia esposta di sopra in questi pensieri. Perchè
l'uomo prova piacere ogni volta ch'è mosso potentemente, purchè non dal timore o
dal male. Perchè poi il piacere inaspettato riesca ordinariamente maggiore
dell'aspettato, si spiega parte colla detta ragione, parte con quella che ho
notata, p. 73. E v. se vuoi Montesquieu
Essai sur le gout. Des plaisirs de
la Surprise. Amsterdam 1781. p. 386.
Du je ne sais quoi. p. 394. progression de la surprise p.
398.
Related Themes
Piacere della sorpresa. (1827) (1)
Piacere (Teoria del). (1827) (1)
164. Perché il bene inaspettato sia più caro dello sperato. (varia_filosofia) (1)
(b) Pensieri isolati filosofici. (danno) (1)