[1004,2] Tanto era l'odio degli antichi (quanti aveano una
patria e una società) verso gli stranieri, e verso le altre patrie e società
qualunque; che una potenza minima, o anche una città solo assalita da una
nazione intera (come Numanzia da' Romani), non veniva
mica a patti, ma resisteva con tutte le sue forze, e la resistenza si misurava
dalle dette forze, non già da quelle del nemico; e la deliberazione di resistere
era immãcabile[immancabile], e immediata, e
senza consultazione vervna; e dipendeva dall'essere assaliti, non
1005 già dalla considerazione delle forze degli
assalitori e delle proprie, dei mezzi di resistenza, delle speranze che potevano
essere nella difesa ec. E questa era, come ho detto pp. 879-80, una
conseguenza naturale dell'odio scambievole delle diverse società, dell'odio che
esisteva nell'assalitore, e che obbligava l'assalito a disperare de' patti;
dell'odio che esisteva nell'assalito, e che gl'impediva di consentire a
soggettarsi in qualunque modo, malgrado qualunque utilità nel farlo, e qualunque
danno nel ricusarlo, ed anche la intera distruzione di se stessi e della propria
patria, come si vede nel fatto presso gli antichi, e fra gli altri, nel citato
esempio di Numanzia.
1362,1Guerre antiche, guerre moderne.Stranieri. Odio verso gli stranieri; loro esclusione dai
diritti sociali ec. ec. presso gli antichi ec.879,1NumanziaNumanzia