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principio. E lo stesso dico de' verbi d'altre forme. Come l'antico
participio di noscere si deduce dal verbo noscitare formato da noscitus, come notare da notus. {+Così di pascere
dal verbo pascitare formato da pascitus in luogo di pastus.} E non solo di altre forme, anche d'altre
congiugazioni. Come doctus che sia contrazione di docitus facilmente rilevasi da nocitus e nociturus di nocere, verbo che non differisce materialmente da docere se non che d'una lettera: da placitus
di placere, verbo regolarissimo della stessa
congiugazione seconda, e da molti altri simili participii. {+Se doctus fosse il vero participio lo sarebbe
plactus dirittamente in vece di placitus. Da coerceo
non coarctus o coerctus, ma coercitus, sebben poi
contratto in coarctare ec.} Il
supino paritum e il participio paritus di parere cioè partorire, in luogo de' quali sono più usitati partum e partus, deducesi però
necessariamente da pariturus. E parturus, ch'io sappia, non si dice mai. {{V. p. 2009. e p. 2200. capoverso 2.}}