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[1297,1]  In secondo luogo segue dalle dette considerazioni che noi possiamo conoscere quasi perfettamente (massime rispetto a qualunque altra lingua) le vicende della lingua latina e delle sue parole, e condurre una storia della lingua e delle voci latine, {(generalmente parlando)} quasi perfetta, {quasi} completa, e senz'{alcuna} laguna, dai primi principii della sua letteratura fino al dì d'oggi, cioè per venti secoli interi. (Plauto morì nel 184. av. G. C.) Il che non si può dire di verun'altra lingua occidentale, fuor della greca, la cui notizia e storia è soggetta però alle difficoltà dette p. 1296. E molto più, ed a molto maggiori difficoltà sono soggette quelle delle lingue orientali, ancorchè possano rimontare ad epoca  1298 più remota. L'antica lingua teutonica ha veramente prodotto più lingue che la latina; inglese, tedesca, olandese, danese, svedese, svizzera {ec.} (Staël): ma essa medesima è quasi ignota. Così l'antica illirica madre della russa della Polacca, e di altre. La lingua Celtica è poco nota essa, e non vive in nessuna moderna.