[1330,1] Ho detto altrove pp. 625-29 che nell'antico sistema delle nazioni la
vitalità era molto maggiore e la mortalità minore che nel moderno. Non intendo
con
1331 ciò di fondarmi principalmente sopra la
maggior durata possibile della vita umana in quei tempi che adesso. Le storie
provano che fra la più lunga vita degli antichi e la più lunga de' moderni
(almeno fin da quei tempi de' quali si hanno notizie precise) non v'è divario, o
poco; e smentiscono in questo i sogni di alcuni. Ed è ben simile al vero che la
natura abbia stabilito appresso a poco i confini possibili della vita umana,
oltre a' quali non si possa per nessuna cagione passare, come gli ha stabiliti
agli altri animali, {+nella cui longevità
presente non credo che si trovi differenza coi tempi antichi.} Almeno
ciò si può dire in ordine a quel sistema terrestre, a quell'epoca del globo
terraqueo che ci è nota; potendo però il detto sistema avere avuto altre epoche
e grandi rivoluzioni. Ed anche ci può essere {(o esserci
stata)} qualche razza umana più longeva o meno, come vediamo
differenze notabili di longevità nelle razze p. e. de' cavalli.
Antichi.Mortalità e Vitalità negli stati antichi e nei
moderni.