[2059,1] In Roma il frequente e
giornaliero uso pubblico, e perciò colto, della lingua latina o romana, nel
senato, nelle concioni, nelle cose forensi, e la infinita e vivissima e
strettissima società ch'esisteva in quella città, massime pubblica, ma,
specialmente negli ultimi tempi della repubblica, anche privata, doveva
necessariamente esercitare, ed esercitava un'estrema e decisissima influenza
sulla lingua, e sulla letteratura. Ora dovunque la società e la lingua parlata
esercita una forte e irresistibile influenza sulla lingua scritta, e sulla
letteratura, (come accade in Francia) quivi l'una e
l'altra indispensabilmente acquistano un carattere di stretta uniformità,
2060 e quindi di coartazione, di necessità, di poca
libertà, un carattere intollerante di novità individuali, e di decisa
originalità.