[2080,1] A queste considerazioni appartiene ciò che l'autrice
ha detto immediatamente prima. Les dialectes germaniques ont pour origine une langue
mère, dans laquelle ils puisent tous. Cette source commune renouvelle et
multiplie
2081 les expressions d'une façon
toujours conforme au génie des peuples. Les nations d'origine latine ne
s'enrichissent pour ainsi dire que par l'extérieur; elles doivent avoir
recours aux langues mortes, aux richesses pétrifiées pour étendre leur
empire. Il est donc naturel que les innovations en fait de mots leur
plaisent moins qu'aux nations qui font sortir les rejetons d'une tige
toujours vivante.
*
- La lingua madre delle teutoniche
moderne, non è più viva della latina. Ma la differenza è che la latina fu
formata e determinata, l'antica teutonica no. Quella visse ed è morta, questa
non è morta, perchè non è, si può dire, vissuta. La forma certa della lingua
latina influisce sempre più o meno sulle sue figlie. Quando queste nacquero,
benchè nuove, {e non formate} contenevano in se stesse
un non so che di vecchio {e di formato,} e questo
vecchio {e questo formato} era morto. {+Quindi sempre un non so che di gêne nelle
nostre lingue, se si paragonano all'infinita libertà e potenza della tedesca
e della greca.} La madre
2082 delle moderne
teutoniche non essendo mai stata formata, si può dire che appena sia madre; si
può dire che le sue figlie non sieno figlie, ma una continuazione di lei, una
formazione e determinazione di essa, che non avea mai ricevuto forma ec. Ella
dunque ancor vive; e le lingue moderne teutoniche derivano dall'antico senza
interruzione, senza una intermedia rinnovazione totale di forme, che pone quasi
un muro di separazione fra le lingue meridionali e le loro antiche sorgenti. La
lingua antica teutonica si presta dunque al moderno come si vuole; e la radice
delle sue figlie ancor vive, perch'ella non ebbe mai una tal forma che la
determinasse e circoscrivesse e attaccasse inseparabilmente al tempo suo, ad un
carattere di una tal età, all'indole antica ec. {+e la diversificasse dalla lingua di un altro tempo, per
derivata ch'ella fosse da lei, e simile a lei, e debitrice a lei ec.}
L'ebbe bensì la latina, ed ella è morta col carattere e le circostanze di quei
tempi a' quali fu attaccata, ne' quali ricevè piena forma, e determinazione.
2083 Non l'ebbe la greca, ed ella perciò si rassomiglia sommamente
alla tedesca, ma solo per queste circostanze e qualità esteriori, non già per le
qualità intrinseche, le quali sono tanto diverse, quanto il carattere
meridionale dal settentrionale. {+E
perciò sarebbe sciocco il credere che il carattere della lingua tedesca
somigliasse a quello della greca sostanzialmente. Bisognerebbe veder tutte
due queste lingue ben formate, e allora la discrepanza dell'indole, sarebbe
somma.} Bensì, stante la detta conformità esteriore, la lingua tedesca
è adattabile a tutte le qualità intrinseche e proprie della lingua greca; ma non
senza perdere la sua natura, il suo spirito e gusto nativo, la sua originalità.
Lo sarebbe nè più nè meno anche la greca rispetto alla tedesca.