[2090,1] Ciò non accade se non perchè il tedesco non è ben
formato, non ha indole nè costruzione ec. decisa, e decisamente propria. (E come
altrimenti se en allemagne, il n'y a de
goût fixe sur rien, tout est indépendant, tout est individuel. L'on
juge d'un ouvrage par l'impression qu'on en reçoit, et jamais par
les règles, puisque il n'y en a point de généralement admises:
chaque auteur est libre de se créer une sphère
nouvelle.
*
2.de part. ch. 1. p. 186. Qual è la nazione
e la letteratura, tale la lingua, e viceversa. Non formata quella, non formata,
non ben regolata, non determinata, non
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circoscritta questa.) Il greco infatti sarebbe stato capacissimo del periodo
latino, e d'ogni qualità latina (come si vide cogli effetti, secondo che dico
altrove pp. 735. sgg.
pp.
1093-94): non così viceversa, perchè il latino era pienamente formato,
e così la letteratura latina, stante le circostanze sociali e politiche della
nazione. L'italiano è così facilmente e pienamente adattabile al periodo ec.
francese, come pur troppo vediamo, ma non senza perdere la sua originalità, e il
gusto proprio e naturale della nazione
che lo parla. E questo appunto è il caso del tedesco, quando si adatta al
francese, {+(e se non lo è, ciò appunto
vuol dire che il tedesco non è ancora formato)} questo il caso del
greco quando in certo modo si adattò al latino, ec. Quest'adattabilità insomma
non è diversa dalla corruttibilità, e l'atto di essa, non è diverso dalla
corruzione. {+(Ma la corruzione vien dopo
il perfezionamento, e se un tal atto non par corruzione nel tedesco, ciò
vuol dire ch'egli non è ancora perfetto, nè in grado di manifestare una
corruzione ec.)}