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[2142,1]  Io ho per es. fatto vedere pp. 1120-21 che il verbo lat. stare, è verisimilissimamente un puro continuativo di esse, formato nè più nè meno colle solite regole di tali formazioni. Ora l'antichissima grecia ebbe indubitatamente il verbo στάω o στῶ ch'è il tema del verbo ἵστημι, e moltissime voci del quale si conservano in quest'ultimo. Nè pare ch'esso abbia che fare col verbo sostantivo εἰμί, nè questo  2143 ha altri participii che ὤν ed ἐσόμενος, nè quando pure ne avesse, o ne avesse avuto alcuno analogo al suono del verbo στάω, questo sarebbe derivato da esso participio, non avendo i greci tal uso di formazioni, come lo hanno i latini. Quindi si può congetturare che il greco στάω sia derivato dallo sto latino (il quale viene, come io dico, da uno stus o situs di esse), e non questo da quello, come dicono tutti.

Sua antica coniugazione, suoi participii ec.1120,2Graecia