[2365,1]
Alla p. 2360.
fine. Come dunque si contrasse poi il genitivo plurale dicendo manum per manuum, così si
dovettero contrarre gli altri casi, che dovevano da principio aver doppio u, come appunto il detto genitivo. Parimente il vedere
che l'i, sempre o quasi sempre breve nelle regole
della prosodia latina (dico nelle regole, e non in quei casi che dipendono dal
solo costume, come in ītăliă[Italia] ec.) è regolarmente e sempre lungo nella {desinenza dei} dativi plurali della prima e 2.
declinazione, fa credere che quivi da principio egli fosse doppio, o
accompagnato da qualche altra vocale, che rendesse quella sillaba bivocale, e
δίϕϑογγον. {+Nel qual proposito osservate
che le vocali lunghe per natura nel greco, η, ed ω furono da principio
doppie cioè due EƎ, due οο. Nello stesso modo io penso che tali vocali
lunghe per regola nel latino, fossero da principio doppie.}
(28. Gen. 1822.).
2339,12359,3I, U, Y.2359,3