[2462,1] In somma la lingua italiana pericolava di stabilirsi
e radicarsi irreparabilmente in quella stessa imperfezione d'ortografia, in cui
si veniva formando, e poi per sempre si radicò la lingua francese.
Fortunatamente non accadde, anzi ell'ebbe la più perfetta ortografia moderna:
non lettere scritte, le quali non si pronunzino: non lettere che si pronunzino e
non si scrivano: ciascuna lettera scritta, pronunziata sempre e in ogni caso,
come si pronunzia recitando l'alfabeto ec. {{v. p.
2464.}}