[2490,2] Che poi l'amor proprio sia conformabile,
coltivabile, modificabile, sviluppabile, suscettivo d'incremento, e di maggiore
o minore attività e influenza, si farà chiaro considerando l'amor proprio, come
una passione. E infatti lo è, anzi non v'è passione che non sia amor proprio, e
tutte sono un effetto suo
2491 non distinto dalla
causa, {e non esistente fuor di lei,} la quale opera
ora così, e si chiama superbia, ora così, e si chiama ira, ed è sempre una
passione sola, primitiva, essenziale. Dimodo che le passioni sono piuttosto
azioni ch'effetti dell'amor proprio, cioè non sono figlie sue in maniera che ne
ricevano un'esistenza propria, e separata o separabile da lui.