[2697,1] La lingua illustre latina nata tanto più tardi,
tanto più presto morì, perchè la civiltà italiana e quella di tutta
l'Europa latina per diverse circostanze finì
pochissimi secoli dopo nata. Già quando Costantino trasportò la corte in Bisanzio, la
grecia vinceva d'assai e per civiltà e per
letteratura il mondo latino, e massimamente l'italia. E
forse questa fu una delle cagioni che indussero Costantino a quel traslocamento, il quale fu poi
un'altra circostanza che contribuì a mantenere la civiltà in
grecia, e seco la lingua illustre (coltivata poi da
Temistio, da Libanio, da Giuliano imperatore da Giamblico, da Gregorio, da
Basilio ben superiori in
2698 grecità a quello che furono in latinità Girolamo, Agostino, Ambrogio, {Gregorio e Leone
Papi,}
Ammiano, Boezio), ed aiutò la corruzione ed estinzione della
civiltà e della lingua illustre latina, massime in
italia, dove mancò affatto una corte latina. La quale per
poco tempo fu nelle Gallie, e vi produsse Sidonio e Pacato e gli altri nobili letterati di que' tempi, e
fece {per allora} quella provincia superiore senza
comparazione per latinità, letteratura e civiltà alla stessa
italia che le avea compartite alle
Gallie. Finchè le conquiste fatte dai Barbari
distrussero affatto e la civiltà e la lingua illustre in tutta
l'Europa latina.