[2784,1] In questa supposizione la lingua latina resterebbe
pur molto superiore alla greca, rispetto alla conservazione dell'antichità. 1.
Ella avrebbe conservato il sistema de' continuativi, e la greca no. Di più ella
n'avrebbe conservato il modo cioè la formazione da' participii passivi, il che
alla lingua greca è impossibile. 2. Il suo verbo sum
sarebbe più conforme a quello della lingua madre. E ciò si proverebbe, primo
perch'esso, come ho detto p. 1390, si trova molto più simile a
quello della lingua sascrita antichissima, che non il greco εἰμί: secondo,
perchè esso si presterebbe ottimamente per la sua forma grammaticale, come
altrove ho mostrato pp. 1120-21
pp. 2142-45
pp. 2659-60, alla formazione del verbo sto,
il quale nella nostra supposizione sarebbe venuto dalla lingua madre, e in essa,
come in latino, sarebbe stato un continuativo formato da sum: e perchè esso sum si presterebbe
2785 a questa formazione secondo la regola ordinaria
de' continuativi latini, la qual regola nella nostra supposizione sarebbe
provenuta dalla lingua madre. Laddove nella lingua greca il verbo στάω per
ragione grammaticale, e per origine considerata dentro i termini d'essa lingua,
non ha che far niente con εἰμί, ed è un tema intieramente distinto. {Il tema στάω non si trova nel greco, ma ἵστημι,
ἱστάνω, ἑστήκω, e tali alterazioni. Ma in latino il tema sto si trova, non pur semplice, anche ne'
composti adsto ec. ec. chiaro e puro. E il
verbo sto si può dir quasi regolare, se non
fosse il duplicamento nel perfetto steti,
usitato però in molti altri verbi ancora, come in do monosillabo, di coniugazione affatto simile a sto ec.} 3. Perchè il medesimo
sto e per forma e per significato si
riconoscerebbe in latino per derivato espressamente da sum, come abbiamo supposto ch'ei fosse nella lingua madre: laddove in
greco nè per forma nè per significato avrebbe che far nulla con εἰμί. In somma
tutta la ragione grammaticale e dei continuativi in generale, e in particolare
del verbo sto considerato come continuativo e
derivativo di sum, la qual ragione abbiamo supposto
che fosse nella lingua madre, sussisterebbe piena e perfetta nella lingua
latina; laddove nella greca sarebbe intieramente perduta. Così discorrete della
ragione grammaticale,
2786 e della origine e
derivazione di apto o ἅπτω, le quali si troverebbero
intere nella lingua latina, e per nulla nel greco; oltre al tema apo conservato nel latino e perduto nel greco.
(13-14. Giugno 1823.).