[281,1] Quell'usignuolo di cui dice Virgilio
nell'episodio d'Orfeo, che
accovacciato su d'un ramo, va piangendo tutta notte i suoi figli rapiti, e colla
miserabile sua canzone, esprime un dolor profondo, continuo, ed
acerbissimo, senza moti di vendetta, senza cercare riparo al suo male, senza
proccurar di ritrovare il perduto ec. è compassionevolissimo, a cagione di
quell'impotenza ch'esprime, secondo quello che ho detto in altri pensieri. p.
108
p.
164
p. 196
p.
211.