15. Agosto 1820.
[210,2] Come l'amore così l'odio si rivolge principalmente
sopra i nostri simili, nè si desidera mai così intensamente {la vendetta di} una bestia come {di} un
nemico. E notate: quando altri ci abbia fatto del male non volendo, tuttavia il
risentimento che
211 ne proviamo è maggiore che per una
bestia la quale volendo ci abbia fatto un maggior male.
[211,1]
Alla p. 196
capoverso primo, aggiungi. Ci commuove molto più una rondinella che
vede strapparsi i suoi figli, e si travaglia impotentemente a difenderli, di
quello che una tigre, o altra tal fiera nello stesso caso. {+V. Virg.
Georg. 4. Qualis populea moerens
philomela sub umbra
*
ec.}
[211,2] È curioso che si riprenda {(dagli stranieri particolarmente)}
Michelangelo per aver troppo voluto
dimostrare la sua scienza anatomica nelle scolture, e si dia per regola di
nasconder sempre questa scienza nell'arte dello scolpire o del dipingere, ed
esser meglio ignorarla affatto che ostentarla (come si dice, mi pare, di Raffaello, che non si curò di studiarla);
e che frattanto gli stranieri massimamente non sieno mai così contenti come
quando hanno inzeppato le loro poesie di tecnicismi, di formole, di nozioni
astratte e metafisiche, di psicologia, d'ideologia, di storia naturale, di
scienza di viaggi, di geografia, di politica, e d'erudizione, scienza, arte,
mestiero d'ogni sorta. E mentre non vogliono l'erudizione antica, lodano e
abusano vituperosamente della moderna. (15. Agosto 1820.). {{Vedi la p. 238. capoverso 1.}}