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14. Agosto 1820.

[208,3]  In somma dal detto qui sopra e da mille altre  209 cose che si potrebbero dire, si deduce quanto giustamente i moderni ideologisti abbiano abolite le idee innate. Archelao diceva secondo Diogene Laerzio che τὸ δίκαιον καὶ τὸ αἰσχρὸν * non è determinato dalla natura ma dalla legge. E così la legge naturale ancora potrà esser considerata come un sogno. Abbiamo si può dire innata l'idea astratta della convenienza, ma quali cose si convengano in morale, appartiene alle idee relative. Considerate la morale dei diversi popoli, massimamente barbari. E mettetevi nello stato primitivo dell'uomo. Vedrete che il far male agli altri per vostro bene non vi ripugna. Il vostro simile in natura non è una cosa così inviolabile, come credete. L'uomo solitario e selvaggio fa mondo da se, e il suo simile è come un'altra fiera del bosco. Bensì l'uomo è naturalmente più inclinato al suo simile, come rispettivamente le altre bestie. Ma anche il leone combatte col leone, e il toro col toro per li suoi diletti e vantaggi. Ho detto p. 178. che la natura ha poste negli esseri diverse qualità che si sviluppano o no, secondo le circostanze. P. e. la facoltà di compatire. In natura è molto meno operosa. Ma non è già propria del solo uomo. In casa mia v'era un cane che da un balcone gittava del pane a un altro cane sulla strada. V. quello che racconta il Magalotti di una cagna nelle Lettere sull'Ateismo. In natura si ristringe a quegli esseri che ci toccano più da vicino. Così gli uccelli coi loro figliuolini{, vedendoseli rapire ec.} Se vedranno un  210 altro uccello della specie {loro,} travagliato o moribondo, non se ne daranno pensiero. Secondo lo sviluppo delle diverse qualità per le diverse circostanze, è nata la legge detta naturale. Il rubare l'altrui non ripugna assolutamente alla natura. Costume degli Spartani. Differenze dalle leggi antiche alle moderne. La società non è già propria del solo uomo. Le formiche la fanno per trasportar pesi. Le api hanno anche un governo. In somma considerando la natura dell'uomo e delle cose, si vedrà che tolte alcune idee astratte e indeterminate, ossia non applicate, ma da applicarsi, tutto il resto è relativo, e dipende dalle circostanze, e che negli altri esseri come nell'uomo ci sono diverse qualità ingenite che sviluppandosi o no, ci fanno poi giudicare vanamente della somiglianza assoluta della nostra razza colle altre. (14. Agosto 1820.).