13. Agosto 1820.
[208,2] Non solamente il bello ma forse la massima parte delle
cose e delle verità che noi crediamo assolute e generali, sono relative e
particolari. L'assuefazione è una seconda natura, e s'introduce quasi
insensibilmente, e porta o distrugge delle qualità innumerabili, che acquistate
o perdute, ci persuadiamo ben presto di non potere avere, o di non poter non
avere, e ascriviamo a leggi eterne e immutabili, a sistema naturale, a
Provvidenza ec. l'opera del caso e delle circostanze accidentali e arbitrarie.
Aggiungete all'assuefazione, le opinioni i climi i temperamenti corporali o
spirituali, e persuadetevi che molto ma molto poche verità sono assolute e
inerenti al sistema delle cose. Oltre all'indipendenza {da
queste verità} che {può trovarsi in altri}
sistemi di cose. (13. Agosto 1820.).