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[2873,1]  Da tutte queste cagioni è[e] andamenti n'è seguito questo curioso effetto: che la lingua francese scritta, è talora uguale, spessissimo somigliante alla latina, e quasi sempre riconoscibile per figlia  2874 di lei; ma la lingua francese pronunziata, ch'è pure in somma quanto dire la vera lingua francese, n'è tanto diversa, anzi dissimile, che appena si può riconoscere questa figliuolanza. E degli stessi vocaboli latini che i francesi conservano, e sono assaissimi, gran parte e forse la maggiore, pronunziati, riescon tali, che guardandoli nella sola pronunzia non s'indovinerebbe mai la loro origine, nè mai si piglierebbero per nati da tali o tali vocaboli latini; laddove questa origine si riconosce a prima vista leggendo quei vocaboli scritti. E veramente se la scrittura francese non fosse così diversa dalla pronunzia, io credo che oramai la notizia {{della più parte}} delle origini di questa lingua sì moderna, sarebbe perduta, o in preda delle dissertazioni delle congetture e delle favole. Mentre ella si conserva per solo benefizio della diversità e irregolarità anzi assurdità della scrittura, e in questa si conserva chiarissima {e certissima} e visibilissima, e tanto più visibile quanto la scritura più è diversa dalla pronunzia, perchè tanto più è simile al latino. Tanto si è mutata la lingua latina sulle bocche francesi per l'uso avuto co' popoli settentrionali, e forse ancora in gran parte ancor prima, per la natura del  2875 clima stesso, oltre la origine settentrionale di molti de' medesimi parlatori, cioè de' Franchi di origine. Quantunque nè l'origine gotica {e longobardica} di molti italiani, nè la vandalica nè la moresca di tanti spagnuoli abbiano prodotto di gran lunga effetti simili e proporzionati {a questi} nelle lingue di questi due popoli.