[2945,1] Osservisi che gli antichi poetavano al popolo, o
almeno a gente per la più parte non dotta, non filosofa. I moderni all'opposto;
perchè i poeti oggidì non hanno altri lettori che la gente colta e istruita, e
al linguaggio e all'idee di questa gente vuolsi che il poeta si conformi, quando
si dice ch'ei debba esser contemporaneo; non già al linguaggio e alle idee del
popolo presente, il quale delle presenti nè delle antiche poesie non sa nulla nè
partecipa in conto alcuno. Ora ogni uomo colto e istruito oggidì, è
immancabilmente egoista e filosofo, privo d'ogni notabile illusione, spoglio di
vive passioni; e ogni donna altresì. Come può il poeta essere per
2946 carattere e per ispirito, contemporaneo e conforme
a tali persone in quanto poeta? che v'ha di poetico in esse, nel loro
linguaggio, pensieri, opinioni, {{inclinazioni,}}
affezioni, costumi, {usi} e fatti? che ha o ebbe o
potrà mai aver di comune la poesia con esso loro?