[3403,1] E per recare un esempio; laddove la lingua e lo
stile spagn. e italiano si piegano naturalmente e quasi da se al dignitoso, come
il greco e il latino (che in qualunque genere e materia hanno sempre del grave e
dell'elevato), lo stile francese non ci si piega per niun modo, ma sempre tira
al familiare e al piano. Contuttociò egli pure ottiene di staccarsi dal
familiare e dal volgo, di sostenersi, d'innalzarsi; ma come? Con un copiosissimo
uso d'immagini, pensieri ed espressioni poetiche.
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E non mezzanamente confusamente o solo in parte poetiche, ma forte espressa e
totalmente. Senza ciò non ottiene mai dignità ed elevazione, e sempre tira al
basso, e si accosta al discorso ordinario, allo stile parlato, di conversazione
ec. Ma ciò è ben diverso, e in certo senso, contrario al modo in che i greci e i
latini davano dignità ed elevatezza al loro stile, {+in che gliene diedero i nostri classici e gli spagnuoli,
benchè non sempre perfetti nel loro genere di stile, come avrebbero e potuto
e dovuto essere, e come esigeva naturalmente esso genere di stile, e
l'indole {stessa} della lingua ec. Si possono
vedere le pagg. 3413. segg. e
3561. segg. ec. Vedi quello
che altrove ho detto sopra il poetico dello stile di Floro
pp.
526-27, {v. p. 3420.,} e quello che ho detto sopra ciò, che la
lingua francese sempre prosaica {nel verso,} è
oggimai sempre poetica nella prosa; e altri tali pensieri pp.
373-75
pp. 1812-15
p.
2484
pp. 2666-68.}