[3595,1]
3595 Provasi questa verità con effetto nella lettura
della Gerusalemme. Ma siccome è soltanto supponibile, come il
punto matematico, e non mai però vero il caso di un uomo che intra duo cibi distanti e moventi d'un modo, innanzi si muoia
di fame che e' si rechi a' denti l'un d'essi cibi
*
(Dante
Par. 4.), e tra due o più cose da
scegliere, l'uomo trova sempre, e trovò, alcuna diversità che l'inclini e
determini ad elegger l'una, e l'altra rifiutare; {#1. o quando non sia in sua mano l'eleggere, o non si
tratti di sceglier coll'opera, è impossibile che egli coll'affetto (sia il
desiderio, sia l'amore, sia il compiacimento, sia qualunqu'altro) non
s'inclini più ad una cosa ch'a un'altra, o più da una che da un'altra non
fugga.}; così non potendo accader che di due {o
più} Eroi, quanto si voglia pari di merito, l'uno, per qualsiasi
cagione, non prevaglia nell'animo de' lettori, massime quando il loro merito sia
di specie diverso; però è ben lungi che l'interesse nella
Gerusalemme (piccolo e quasi morto com'egli è, secondo che ho
detto altrove pp. 3147-48, e seppur v'è interesse alcuno) sia
quanto al lettore con esatta parità di misura diviso tra Goffredo e Rinaldo. Ben è vero che l'uno di questi Eroi nuoce all'interesse
dell'altro, ma pure, se il lettor prova nella Gerusalemme qualche
interesse, ei non manca di scegliere tra' due Eroi quello in che egli ne ponga
la maggior parte, e forse anche
3596 tutto. Or questo
Eroe prescelto (e me n'appello al testimonio di qualsivoglia lettore della
Gerusalemme), contro l'intenzione del poeta, o certo contro
il manifesto scopo del poema, e quindi contro il suo debito, e in pregiudizio
del dovuto effetto e dell'unità (molto più che nell'iliade ella,
e lo scopo e il debito della qualità del poema non sono pregiudicati); questo
eroe, dico, è Rinaldo; laddove tutte
le dette cose volevano, prima, che l'interesse fosse uguale, anzi indiviso {tra i due;} poi per lo meno (essendo questo veramente
per natura impossibile {#1. perchè {da una parte} la duplicità degli Eroi non si può
palliare ed eludere, come vorrebbe il Tasso, in modo veruno, sia quale si voglia, nè fare che il
lettore se la dissimuli, considerando le due persone come una sola;
dall'altra parte non si può togliere che tra' due o più, il lettore non
iscelga e non ponga l'uno innanzi all'altro, e se son più, l'un dopo l'altro
per gradi} ch'ei fosse maggiore per Goffredo.