[3596,1] Ma Goffredo
(e questo è un altro grandissimo, {ed intimo,} benchè
poco o non mai osservato difetto della Gerusalemme, e benchè
colpa della natura de' tempi moderni {e delle raffinate
idee,} anzi che del Tasso),
Goffredo è personaggio pochissimo
interessante, e forse nulla, perchè i suoi pregi e 'l suo valore son troppo
morali. Egli è persona troppo seria, troppo poco, anzi niente amabile, benchè
per ogni parte stimabile. E come può essere amabile un uomo assolutamente privo
d'ogni passione, e tutto ragione? {+un
carattere freddissimo?} Difficilmente ancora può farsi amare chi non è
o non apparisce
3597 capace per niun modo di amare. Ora
il Tasso gli fa un pregio di questa
incapacità. (c. 5. st. 61-4.)
Achille è interessantissimo perch'egli
è amabilissimo. Ed è amabilissimo non solamente a causa del suo sovrano valor
personale, ma eziandio per la stessa ferocia, {+per la stessa intolleranza, per la stessa
suscettibilità, veemenza ed impeto di carattere e di passioni, superbia,
carattere e maniere disprezzanti (veri mezzi di farsi amare, e forse soli
ec.) iracondo, incapace di sopportare un'ingiuria, soverchiatore, un poco
étourdi, volage ec.} e per lo stesso
capriccio, qualità che congiunte colla gioventù e colla bellezza, e di più col
coraggio, {la forza e i tanti altri pregi, fortune,
circostanze, e meriti reali di Achille,} sono sempre amabilissime, e fanno amatissimo chi
le possiede. Ciò avviene anche oggidì {e sempre avverrà. (E
veramente Achille è un personaggio
completamente amabile: non sarebbe tale se mancasse dei detti
difetti).} Nondimeno s'elle si trovassero oggi in una persona civile
in quel grado in cui Omero le dipinge in
Achille, esse parrebbero certamente
eccessive, e mal riuscirebbero; ma ben bisogna distinguere i tempi antichissimi
da' moderni, e la misura conveniente a nazioni semirozze da quella che può star
bene nelle civili. {+Del resto poi il
poema epico in qualunque secolo dee proporre un personaggio che sia
singolare, e le cui qualità eccedano le ordinarie anche quanto alla misura.
Questo personaggio non dev'esser solamente amabile ed ammirabile ma
mirabilmente amabile, e singolarmente ammirabile.} Il Tasso si guardò bene dal dar negli
eccessi per questa parte, rispetto a Rinaldo. Ei gli diede le dette qualità, per le quali lo fece amabile
(mentre Goffredo non lo è) e perchè
amabile, interessante assai più di Goffredo (quanto può essere quel leggiero interesse che si prende per
uomini non isventurati, e in impresa che {non} può più
starci a cuore, secondo il già detto in tal proposito. pp. 3126.
sgg.
pp. 3147-48
3598 Se il Tasso eccedette in Rinaldo, ciò fu piuttosto dal lato contrario. Cioè nel farlo ancor
troppo ragionevole, troppo pio e devoto. Colle quali qualità ei si credette di
ornarlo e renderlo più interessante, e si stimò in dovere di attribuirgliele, e
facendo altrimenti avrebbe creduto di peccare, non solo contro la morale o la
religione, ma contro la poesia e contro il buon giudizio e contro la proprietà
del poema epico. Egli arriva sino a farlo confessare e far la sua penitenza sul
monte Oliveto, prima di andare all'impresa del bosco (c. 18. stanza 6-17.). Egli avrebbe creduto lasciare
una gran macchia nell'onor di Rinaldo e una grande mancanza nella stima de' lettori verso di lui,
s'e' non gli avesse fatto purgar la coscienza ed assolverlo de' peccati
dell'uccision di Gernando e delle fornicazioni con Armida. Contuttociò il carattere di Rinaldo riesce bene amabile. Ma Goffredo non ha nè ferocia, nè capriccio, nè impeto,
nè passione veruna; non è giovane, non risplende per bellezza; il suo coraggio e
la sua prodezza di cuore e di mano piuttosto si afferma di quello che si {dimostri e si} faccia operare; i suoi pregi eroici
3599 si riducono ad una somma pietà e devozione e {cura e} zelo religioso (ma non superstizioso nè passionato in niun modo) e quasi
santità, {+1. sì di pensieri, sì di
parole e sì di fatti} che lo fanno degno di visioni celesti e di
conversar cogli Angeli e co' Beati, e d'impetrare o far miracoli (v. fra gli altri luoghi c. 13. st. 70 e
segg.), e ad un eccellente senno; qualità niente amabili, perchè
tutte, per così dire, immateriali. Adunque Goffredo non è amabile, ma stimabile solamente. Adunque non è che
pochissimo interessante o nulla; massime oggidì ch'è svanito l'interesse
dell'impresa, come ho già detto a suo luogo p. 3147, e quel
zelo o fanatismo di religione, nel quale il Tasso lo fa singolare.