[3603,1] Da questi discorsi si raccoglie essere un
sostanziale e capitale (benchè non avvertito) difetto della
Gerusalemme, che il suo principale Eroe, o quello che tale
doveva essere, non solamente non riesca per niuna parte amabile, ma il suo
carattere e le sue azioni sieno state espressamente delineate e composte in modo
ch'ei non dovesse riuscire amabile, o senza l'intenzione di renderlo tale;
essendosi il Tasso contentato di farlo
ammirabile e fra tutti sommamente (insieme con Rinaldo) stimabile, e straordinario per qualità
solamente stimabili. Goffredo è
appresso a poco conforme ad Ulisse nel
genere di eroismo e di superiorità (salva la differenza de' tempi, de' costumi e
circostanze ec. tanto d'ambo gli Eroi, quanto de' due poeti): conforme, dico, ad
Ulisse, eccetto nell'odiosità, la
quale ancora non so bene se manchi affatto al carattere di Goffredo, e se possa mancare ad un uomo incapace
affatto di passioni, privo affatto d'illusioni, tutto ragione, austerissimo ne'
costumi, nelle azioni, nella disciplina militare o civile o privata ec. nelle
3604 massime di morale, di condotta ec. austero
verso se e verso gli altri, verso i soggetti ec. irreprensibile in ogni cosa,
grave, malinconico, e quasi tristo e accigliato ec. ec. Non so, dico, se il
lettore della Gerusalemme lasci di concepire nel suo secreto, se
non odio, pure una certa mal conosciuta, mal distinta, non confessata alienazion
d'animo ed avversione p. Goffredo.