[3654,1] Io dico dunque per fermo, che la specie umana per
sua natura, secondo le intenzioni della natura, volendo poter conservare il suo
ben essere,
3655 non doveva propagarsi più che tanto, e
non era destinata senon a certi paesi e certe qualità di paesi, de' limiti de'
quali non doveva naturalmente uscire, e non uscì che contro natura. Ma come
contro natura ella giunse a un grado di società fra se stessa, ch'è fuor d'ogni
proporzione con quella che hanno l'altre specie, e che in mille luoghi s'è
dimostrato esser causa del suo mal essere e corruzione ec., così contro natura
si moltiplicò e propagò strabocchevolmente; perocchè questa moltiplicazione,
come poi contribuì sommamente ad accelerare, cagionare, accrescere i progressi
della società, cioè della corruzione umana, così dapprincipio non ebbe origine
se non dal soverchio {{e innaturale}} progresso d'essa
società. Quanto le specie sono meno socievoli o hanno minor società, tanto meno
si moltiplicano; e viceversa. Vedesi ciò facilmente nelle varie specie
d'animali, e anche di piante ec. Vedesi ancora ne' selvaggi e ne' popoli più
naturali, il numero della cui popolazione è per lo più stazionario come il loro
stato sociale, il loro carattere, costume ec. (e tale doveva egli essere,
secondo
3656 natura, in tutta la specie umana; e tale
par che sia nell'altre specie d'animali). Piccole isole, segregate affatto
dall'altre terre, hanno da tempo immemorabile fino a' dì nostri, sempre
ugualmente bastato alla popolazione racchiusa in esse, e tale certo ve n'ha, non
ancora scoperta, che ancor basta alla sua popolazione, e basteralle fino a tempo
illimitato, o in perpetuo. Ne' paesi dove, dopo la prima occupazione fattane
dagli uomini, la società non ha fatto altri progressi, non si è stretta niente
di più che allor fosse, neanche il numero degl'individui umani è cresciuto, e la
moltiplicazione appena v'ha luogo. Al contrario nelle società
colti[colte], e tanto più al contrario
(salvo però molte altre circostanze {naturali o
sociali} che giovano o nocciono per se alla moltiplicazione) quanto
{elle} sono più colte. Dal che si vede che la
soverchia moltiplicazione del genere umano, e la sua propagazione che da lei
nasce e che ne è necessario effetto, non sono cose che vengono dalla natura, se
non fino a un certo e conveniente grado. E necessaria alla soverchia diffusione
del genere umano è stata, fra l'altre cose, la
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navigazione, così evidentissimamente contro natura; mentre {questa} anzi avrebbe dovuto insegnarla e renderla facilissima e non,
com'è, pericolosissima ec. ec. ec., se la detta propagazione, a cui l'arte del
navigare era necessaria, fosse stata secondo le sue intenzioni.