[3785,1] Una società stretta pone necessariamente in
contrasto gl'interessi degl'individui, rende necessario alla soddisfazione dei
desiderii degli uni, il male degli altri; alla superiorità, ai vantaggi, alla
felicità degli uni, l'inferiorità, gli svantaggi, l'infelicità degli altri;
desta il desiderio di beni che non si possono conseguire senza il male degli
altri, di beni che consistono nel male altrui, che corrispondono per lor natura
ad altrettanti mali
3786 degli altri individui, {ed altrettali, anzi, per lo più, maggiori che quei beni non
sono.} Dunque una società stretta nuoce necessariamente a grandissima
parte (e la maggiore, perchè i più deboli sono sempre i più) de' suoi individui:
dunque il suo effetto è il contrario del fin proprio ed essenziale della
società, ch'è il bene comune de' suoi individui, o almeno dei più: dunque ella è
il contrario di società, e ripugna {per essenza} non
pure alla natura in genere, ma alla natura e alla nozione stessa della
società.