[3830,2]
Alla p.
3830.[3828.] fine Sicchè di
ciascun verbo in asco si può sicuramente dire che
{viene} da {un} verbo
della prima, e non d'altra coniugazione, della quale è segno caratteristico
l'a precedente la desinenza in sco; e così rispettivamente dite de' verbi
3831 in esco ed isco ec. (se pur non v'ha qualche verbo in sco che non sia incoativo, {#1. neppur per origine, (giacchè per significato {ed uso} molti nol sono o nol sono sempre, come
altrove dico) pp. 3687-88
pp. 3709-10
pp. 3725-27
} il quale sarebbe fuori del nostro discorso). Pasco è certamente da un antico pare da πάω
(e non da βόσκω, come dubita il Forcell. in Pasco princ.), come {l'antico}
poo da πόω, e altri tali di cui altrove sparsamente ed
insieme p. 2972
p.
3688
pp. 3756. sgg..
Dimostralo sì la sua desinenza in asco, sì il perfetto
pāvi, affatto anomalo rispetto a pasco e rispetto alla sua coniugazione, cioè alla
terza, perchè tolto in prestito da quell'antico verbo della prima, di cui è
proprio. Ecco come le nostre osservazioni scuoprono {e
illustrano} le antichissime voci e radici della lingua latina, e la
sua analogia, e le sue antichissime conformità colla greca, e la medesimezza
{di} voci greche e latine che non paiono più aver
nulla che fare (e ciò non per stiracchiate etimologie, come tanti altri han
fatto, ma per accurato ed evidente ragionamento, e per mille confronti ec. e per
regole {grammaticali ec.} trovate, o illustrate
nuovamente e nuovamente applicate, ampliate, meglio stabilite, spiegate ec.), e
le origini della lingua latina, e la proprietà vera e primitiva sua e delle sue
voci, e le sue vere norme e regole, forme ec.; e le ragioni {{ed origini}} delle anomalie sue e delle sue voci ec. Pastum è contrazione di pascitum dimostrato da pascito. L'uno e
l'altro è supino (e participio) proprio di pasco, non
di pao. Nuova prova che il vero e proprio supino di
tutti i verbi in sco è in scĭtum, benchè per lo più perduto, e sostituitigli degli altri ec.; e
quindi ancora che il lor proprio perfetto sarebbe in sci, giacchè il supino si fa dal perfetto, come
3832 altrove pp. 3723-24
p.
3827. Il composto di pasco, compesco, s'egli però è veramente composto di pasco, come crede il Forcell.
(vedilo in pasco fin. e in compesco), non fa compavi, ma compescui, anomalo anch'esso, {+1. (v. la pag.
3707.)}
{+ma, benchè anomalo, proprio di compesco e di un verbo in sco, non di compao nè di pao, e} che pur serve a mostrare che pavi non è proprio di pasco.
Per supino Prisciano gli dà compescitum, e a dispesco,
dispescitum; nuova prova e di pascitum e della qualità de' proprii supini de' verbi in sco ec. Prisciano
riconosce anche dispescui.
Se dispesco sia composto di pasco, ne dico quello stesso che di compesco.