[427,2] E il Cristianesimo fece certo un gran bene, e sostenne
il mondo crollante, sovvenendo con una medicina composta della ragione, alla
malattia mortale cagionata da essa ragione. Ma appunto perchè la medicina era
composta di ragione, e perchè le origini del Cristianesimo furono quelle che ho
spiegate, cioè il guasto fatto dalla ragione e la necessità di un rimedio
ragionevole, perciò
428 quel rimedio era bensì l'unico
applicabile a quei tempi, e giovò, ma relativamente al peggiore stato in cui si
era, non a quello anteriore al male. Giacchè questo era necessariamente più
naturale, e quindi più conducente alla felicità di quaggiù. E infatti la vita,
sebben tornò ad esser vita, fu però molto minore, meno attiva, meno bella, {meno varia,} e precisamente più infelice, giacchè il
Cristianesimo non aveva insegnato all'uomo che la vita è ragionevole, e ch'egli
deve vivere, se non insegnandogli che deve indirizzar questa ad un'altra vita,
rispetto alla quale solamente, è ragionevole questa vita: e che questa sarebbe
necessariamente infelice.