[4326,1] Le ripetizioni, le cose inutili, le contraddizioni,
oltre che {a niuno} potrebbero far meraviglia in poemi
fatti, com'io dico, senza intenzione e senza piano, non annunziano che
l'infanzia dell'arte, e non possono parere obbiezioni valevoli, {anzi appena obbiezioni,} a chi ha pratica e familiarità
cogli scrittori antichi; dico assai meno antichi, assai più artifiziosi e dotti
che non fu Omero; dico non solo poeti,
ma prosatori. Quanto, e come spesso, debbono sudar gli eruditi commentatori per
conciliare e por d'accordo seco stesso {p. e. qualche}
antico storico, la cui opera fu certamente scritta, e con piano, e con materiali
di fatti scritti da altri, o conservati da tradizione! {{V. p.
4330.}}