[4475,2] Quindi apparisce che il poema epico, {+anzi ancora il dramma nazionale eroico,
di qualunque sorta, e sia classico o romantico,} è quasi impossibile
alle letterature moderne. Il vizio notato da Nieb. nell'Eneide, è comune alle
moderne epopee, al Goffredo particolarmente. Meglio, per questo
capo, i Lusiadi; i cui fatti anco, benchè recentissimi,
abbondavano di poetico popolare, per la gran lontananza, ch'equivale
4476 all'antichità, massime trattandosi di regioni
oscure, e diversisime dalle nostrali. Meglio ancora l'Enriade, il
cui protagonista vivea nella memoria del popolo, non veramente come eroe, ma
come principe popolare.