[4476,1] Oltracciò quelle tradizioni di cui parla Niebuhr, dubito che possano aver luogo
se non in tempi di civiltà men che mezzana (come gli omerici, quei de' romani
sotto i re, de' bardi, il medio evo); nei quali hanno credito i racconti
maravigliosi che corrono dell'antichità, e il moderno diviene antico in poco
tempo. Ma in giorni di civiltà provetta, come quei di Virgilio e i nostri, l'antico, per lo contrario, divien
come moderno; ed anche tra il popolo non corrono altre leggee chnde quelle che
narransi ai fanciulli, gli uomini non ne hanno più, non pur dell'eroiche, ma di
sorta alcuna; e non v'hanno luogo altre poesie fondate in narrative popolari, se
non del genere del Malmantile. (29. Mar.
1829.). {++ [p.
4476,3.]}