[587,1]
587 Così dunque la società veramente primordiale, e
naturale alla specie umana, come a quelle dei bruti, senza principato, senza
soggezione, senza disuguaglianza, senza gradi, senza regole, poteva benissimo
corrispondere al fine, cioè al comun bene, come vi corrisponde quella delle
formiche: al qual fine non può mai corrispondere una società più stretta e
formata, se manca di unità. Ma quella primissima società camminava alla buona, e
così alla buona conseguiva l'intento della natura, e la sua destinazione. Nè per
questo era necessario opporsi alla natura, e introdurre una contraddizione tra
il fatto e il diritto, una contraddizione nell'ordine delle cose umane,
introducendo qualità contrarie alle qualità ingenite ed essenziali dell'uomo;
vale a dire la soggezione e disuguaglianza contrarie alla libertà ed uguaglianza
naturale.