[587,2] Che se le api hanno un capo, e quindi soggezione e
disparità, questo non fa obbiezione veruna. Tutto essendo relativo, la natura
che ha fatto gli uomini liberi e uguali, e così infinite altre specie di
animali; poteva far le api (e altre tali specie,
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ve ne ha) disuguali e soggette. E siccome ella lo ha fatto, dando una
superiorità ingenita e naturale a certi
individui di quella specie, sopra gli altri individui; perciò, come lo stato
dell'uomo e degli altri animali non può esser perfetto senza libertà ed
uguaglianza, perchè queste sono naturali in loro; così per lo contrario lo stato
delle api non è perfetto senza soggezione e disuguaglianza, perchè la loro
specie è così fatta e ordinata da natura, e la perfezione consiste nello stato
naturale.