[966,1] In conseguenza se ai francesi pare di ravvisare il
gusto, l'andamento, il carattere di Virgilio nel Delille, e a
noi italiani pare tutto l'opposto, io dico che in ciò siamo più degni di
credenza noi, che col mezzo della lingua propria (solo mezzo di sentire le
altre) possiamo meglio di tutti sentire le qualità della francese e (più ancora)
della latina; di quello che i francesi che col mezzo della loro renitentissima
ed unica lingua, non hanno se non ristretta facoltà di sentire veramente Virgilio e gustarlo in tutto ciò che
spetta alla lingua.