[969,1] Che se ciò vale quanto al perfetto intendere,
970 molto più quanto al perfetto gustare, che risulta
dal senso intero e preciso e completo di qualità tanto più numerose, e tanto più
menome e sfuggevoli, e tanto più proprie ed intime e arcane e riposte e
peculiari di quella tal lingua. Una lingua che, come confessa un francese (Thomas, il cui luogo ho riportato altrove p. 208) se refuse peut-être
*
(à
la grâce), parce qu'elle ne peut
nous donner ni cette sensibilité tendre et pure qui la fait naître,
ni cet instrument facile et souple qui la peut
rendre;
*
una tal lingua dico, che è la francese, come
potrà essere perfetto istrumento per concepire e sentire come conviene, le
grazie ec. delle altre lingue? trattandosi poi, come ho dimostrato, che a questo
effetto, gli uomini non hanno altro istrumento che la loro propria lingua, come
potranno il più de' francesi, ancorchè dotti e dilicati, sentire profondamente e
perfettamente, e formarsi idea netta di queste tali grazie, e vestirsi in somma
intieramente, com'è necessario, delle altre lingue, e del genio loro?