[970,1] Il fatto conferma queste mie obbiezioni. Ciascun
popolo ama di preferenza, e gusta e sente la propria letteratura meglio di ogni
altra. Questo è naturale. Ma ciò accade sommamente ne' francesi, i quali
generalmente non conoscono in verità altra letteratura che la loro (dico
letteratura, e non scienze, filosofia ec.).
971 Le altre
non le conoscono, se non per mezzo di quelle traduzioni, che essendo fatte come
ognun sa, e come comportano i limiti, il genio, la nessuna adattabilità della
loro lingua, trasportano le opere straniere non solo nella lingua, ma nella
letteratura loro, e le fanno parte di letteratura francese. Così che questa
resta sempre l'unica che si conosca in Francia
universalmente, anche dalla universalità degli studiosi. Ed è anche vero
generalmente, che non solo non conoscono, ma noncurano, e disprezzano, o certo
sono inclinatissimi a disprezzare le letterature straniere. Che se non
disprezzano la latina e la greca, viene che non sempre gli uomini sono
conseguenti, viene ch'essi parlano come parla tutto il mondo che esalta quelle
letterature, viene ch'essi stimano quelle letterature come compagne o madri
della loro, e nel mentre che stimano la loro come la più perfetta possibile,
anzi la sola vera e perfetta, non vedono, o non vogliono vedere ch'è
diversissima, e in molte parti contraria a quelle due, {le
quali non isdegnano di proporsi per modello e norma, e citare al loro
tribunale e confronto ec. ec.;} viene ch'essi credono di gustarle
pienamente, e di giudicarne perfettamente ec.
France