[990,1] Le stesse cose appresso a poco si possono notare
avvenute a noi riguardo al francese. Giacchè fino a tanto che la nostra
letteratura prevalse o per merito reale, o per continuazione di fama e di
opinione generale, e la nostra lingua era per tutti i versi più studiata, più
conosciuta, più dilatata fra i francesi ed altrove, e la nostra letteratura
parimente, sì nella nazione, che fra' suoi letterati e scrittori; e si trovarono
di quei francesi che scrivevano in ambedue le lingue francese e italiana. Ora
accade tutto l'opposto: e si trovano degl'italiani, come anche {non pochi} d'altre nazioni, che scrivono e stampano così
nella lingua francese, come nella loro: libri, parole, testi francesi si
allegano continuamente in tutti i paesi di europa: non
così viceversa in Francia, dove difficilmente si troverà
un francese che sappia scrivere altra lingua che la sua, e scrivendo a'
forestieri scriveranno in francese, e riceveranno risposta nella stessa lingua;
e dove è più necessario che in qualunque altro paese colto, che i passi o parole
che si citano di libri forestieri, (e massime italiani) si citino in francese,
{o se n'aggiunga la traduzione.}