Del conservar le amicizie: facilità, voglia e piacere che molti hanno di romperle.
On keeping friendships: the ease, wish and pleasure that many have in breaking them.
4274,2[4274,2] Pel manuale di
filosofia pratica. A me è avvenuto di conservare per lo più ogni
amicizia contratta una volta, eziandio con persone difficilissime, di cui tutti
a poco andare si disgustavano, o che si disgustavano con tutti. E la cagion, per
quello che io posso trovare, è che io non mi disgusto mai di un amico per sue
negligenze, e per nessuna sua azione che mi sia o nocevole o dispiacevole; se
non quando io veggo chiaramente, o posso con piena ragione giudicare in lui un
animo e una volontà determinata di farmi dispiacere e offesa. Cosa che in verità
è rarissima. Ma a vedere il procedere degli altri comunemente nelle amicizie, si
direbbe che gli uomini non le contraggono se non per avere il piacere di
romperle; e che questo è il principal fine a cui mirano nell'amicizia: tanto
studiosamente cercano e tanto cupidamente abbracciano le occasioni di rompersi
coll'amico, eziandio frivolissime, ed eziandio tali che essi medesimi nel fondo
del loro cuore non possono a meno di non discolpar l'amico, e di non conoscere
che quella offesa o dispiacere, almen secondo ogni probabilità, non venne da
volontà determinata di offenderli. (7. Apr. 1827.).
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