Navigation Settings

Manuscript Annotations:
interlinear {...}
inline {{...}}
attached +{...}
footnote #{...}
unattached {...}
Editorial Annotations:

Correction Normalization

Nomi dell'uomo da bene, e del malvagio, in varie lingue.

Names for a good and for a wicked man, in various languages.

64,3 2316,1 2486,1 4013,1 4227,6 4229,3 4268,6

[64,3]  A quel pensiero dell'Algarotti che è nel t. 8. delle sue op. Cremona Manini 1778-1784. p. 96. si può aggiungere il καλοκἄγαθος dei greci ch'è la  65 parola corrispondente dov'è notabile l'indole di quella gentilissima e amabilissima nazione che un uomo onesto e probo (quantunque non fosse bello, giacchè questo nome come il suo astratto καλοκᾳγαθία si usurpava per significare la sola {perfetta} probità {{e integrità}} in qualunque si trovasse) lo chiamava {buono e} bello; tanto facea conto della bellezza, che non volea scompagnar l'elogio e l'indicazione della virtù da quella della beltà e ciò costantemente e per proprietà di lingua in maniera che si dava questo titolo anche a chi fosse tutt'altro che bello. Popolo amante del bello e dilicato e sensibile, conoscitore di quanto possa l'esterno e quello che cade sotto i sensi per ornare l'interno, e quanto sia sublime l'idea della bellezza che non dovrebbe mai essere scompagnata dalla virtù. Parimente si può aggiungere la parola corrispondente latina frugi, che viene a dire, utile dimostrante la qualità dell'antico popolo romano dove un uomo tanto si stimava quanto giovava al comune, ed era obbligo e costume dei buoni il non vivere per se ma per la repubblica, onde per indicare un uomo di garbo, un uomo buono, si considerava la sua qualità relativa al ben pubblico, cioè in genere la sua utilità e quello che si poteva far di lui, onde lo chiamavano, frugi, uomo da profitto, da cavarne costrutto.

[2316,1]  Circa quello che ho detto altrove p. 65 del vir frugi de' latini, che significava uomo di garbo, e propriamente non voleva dir altro che utile, v. il Forcellini in Nequam, che significa cattivo, e propriamente non vale che inutile. Così in Nequitia ec. (31. Dic. 1821.).

[2486,1]  Ho detto altrove del καλὸς κἀγαθὸς de' greci pp. 64-65 p. 112, come dimostri il sentimento e la forza ch'aveva in quella nazione la bellezza, e la sublimità che le attribuivano, pigliandola per parte e nome di virtù. Aggiungi l'uso della loro lingua di chiamar καλά tutte le cose buone, oneste, virtuose, utili. V. fra gli altri, Senof. Ἀπομν. β. γ'. κεφ. η'. Alla immaginazione degl'italiani (come le sopraddette cose a quella de' greci) si deve sotto lo stesso aspetto attribuire l'uso che fanno  2487 delle parole significanti la grazia esterna per dinotare la probità, onestà, bontà ec. de' costumi: uomo di garbo, galantuomo. (21. Giugno. 1822.).

[4013,1]   4013 A proposito del detto altrove pp. 64-65 p. 112 p. 2486 circa il vario modo di significare la probità e bontà degli uomini usato nelle varie nazioni e lingue e tempi, secondo le differenze de' costumi, opinioni, caratteri, istituti e vita e costituzione loro, osserva che come i romani dissero frugi, così i greci oltre καλὸς κ᾽ ἀγαϑός, anche χρηστὸς che propriamente vale utile (e s'usa anche in questo senso ec. V. i Lessici), e per lo contrario ἄχρηστος che propriamente è inutile e così per l'ordinario usato, fu anche detto per cattivo ec. (V. i Lessici, e quivi anche gli altri composti e i derivati di χρηστὸς). Ed è ben ragione, perchè l'utilità delle persone doveva esser valutata anche dai greci sommamente, costituiti, come romani, in istato franco ec. secondo che ho detto circa la parola frugi al suo luogo p. 65. (12. Gennaio 1824.).

[4227,6]  I Francesi, per qualificare un uomo che stimino, soglion dire c'est un homme extrêmement aimable, gl'Inglesi he is a very sensible man, gl'Italiani, è un uomo di garbo; segno manifesto, pare a me, di quanto i primi pongano sopra ogni altra cosa i piaceri della conversazione, e la scienza della urbanità; i secondi la ragionevolezza e il buon senso; gli altri la compostezza delle maniere, e l'accortezza di condursi nella vita. * Algarotti, Lettere varie, Lettera al Sig. Barone N. N. a Hertzogenbrück. Berlino 10. Marzo 1752. fine. Opp. ed. Cremona, Manini 1778-84. tomo 9. 1783. p. 69. (28. Nov. 1826.).

[4229,3]  Observe the French people, and mind how easily and naturally civil their address is, and how agreeably they insinuate little civilities in their conversation. Τhey think it so essential, that they call an honest man and a civil man by the same name, of honnête homme; and the Romans called civility humanitas, as thinking it inseparable from humanity. * Chesterfield, Letters to his son, lett. 95.

[4268,6]  È notabile ancora e caratteristico delle antiche nazioni il modo come essi nominavano l'opposto dell'uomo di garbo, cioè il malvagio. Δειλός timido, codardo, vale anche malvagio presso gli antichissimi (Casaub. ad Athenae. l. 15. c. 15. poco dopo il mezzo). Viceversa κακός malvagio è usato continuamente e con proprietà di lingua, per codardo, o da nulla; ignavus. Così ἀγαϑός ed ἐσϑλός e simili, per valoroso, utile, prode, strenuus. Similmente bonus e malus presso i latini. Φαῦλος da nulla, {da poco}, spesso è il medesimo che tristo, cattivo (come vaurien in franc.), tanto di uomo, quanto di cosa. Χρηστός è utile e buono (similmente χρηστóτης); ἄχρηστoς inutile {e cattivo.}