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Barbarie nella civiltà.

Barbarism in civilization.

4025,1 4047,1

[4025,1]  Qual cosa più snaturata che il non allattare le madri i propri figliuoli? Ma egli è certo per mille esperienze che le donne civilmente nutrite di radissimo possono sostenere senza gran detrimento della salute loro, e pericolo eziandio della vita, il travaglio dell'allattare. Il che è lo stesso {quanto a loro che se fossero} impotenti a generare. E questo costume è antichissimo (a quel che credo), sin da quando incominciarono le donne nobili o benestanti a far vita sedentaria e non faticata. Raccolgasene se lo stato civile convenga all'uomo. (1. Feb. 1824.).

[4047,1]  Alle altre barbarie umane da me altrove notate pp. 1840-41 pp. 2387-88 pp. 3638-43 pp. 3795. sgg. pp. 3909. sgg. pp. 3961-62 si aggiunga la pederastia, snaturatezza infame che fu pure ed è comunissima in Oriente (per non dir altro) e non fu solo propria de' barbari ma di tutta una nazione così civile come la greca, e per tanto tempo (lasciando i romani), e sì propria che sempre che i greci scrivono d'amore in verso o in prosa, intendono (eccetto ben rade volte) di parlar di questo siffatto, voluto fino ridurre in sentimentale da Platone massimamente, nel Convivio e più nel Fedro, e altrove, e da Senofonte poi nel Convivio. E Saffo con tanta tenerezza canta la sua innamorata. Quanto noccia questo infame vizio alla società ed alla moltiplicazione del genere umano, è manifesto ec. ec. Aggiungansi similmente gli spettacoli de' gladiatori, e l'altre barbarie romane ec. ec. (15. Marzo. 1824.).