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Verbo sostantivo essere, ed altri verbi i più necessari ed usuali, irregolari in tutte le lingue.

Substantive verb to be and other most necessary and common verbs are irregular in all languages.

Vedi Sum es est. See Sum es est. 1390,1

[1390,1]  È curioso l'osservare che il verbo {{sostantivo}} essere, sì necessario che senza esso non si può fare un discorso formato, ed esprimente un'idea sì universale, e appartenente a tutte le cose e le idee, nondimeno perch'ella è un'idea delle più astratte ed ultime (appunto a cagione della sua universalità, la quale dimostra ch'ella è idea elementare ec.) è imperfetto e irregolare, cred'io, per lo meno, in quasi tutte le lingue. Nella greca è {anche} sommamente difettivo, {+e non è supplito da voci prese d'altre radici, come lo è in latino in sascrito, in persiano.} Nell'ebraico {+il verbo ‎‏הּיּהּ‏‎ esse, existere, oltre ch'è quiescente, vale a dire imperfetto,} ha miras anomalias * , dice il Zanolini. La cagione di ciò {(che non si può creder caso)} può essere che questo verbo sia stato uno de' primi inventati, a causa della sua necessità; e quindi confuso ed irregolare sì a causa della {sua} antichità,  1391 e delle poche regole a cui gli antichissimi lo potevano assoggettare, sì dell'astrazione sottigliezza, immaterialità, difficoltà insomma dell'idea che esprime, e che nessuno degli antichissimi parlatori potè concepir chiaramente. Simili osservazioni si ponno fare intorno ad altri verbi che sogliono essere anomali nelle lingue, quantunque diversissime, ed è notabile che questi sono ordinariamente i più usuali e necessari al discorso, come avere, potere ec. Ed appunto perciò sono anomali, perchè non sono così necessari, se non perchè esprimono idee universali, e le idee non sono universali se non perchè sono elementari ed astratte; ora le idee elementari ed astratte sono {naturalmente} le più difficili, anzi le ultime a raggiungersi, e a concepirsi chiaramente, e quindi ad essere formalmente e regolarmente espresse. (26. Luglio 1821.). {{Puoi vedere p. 1205.}}