22. Giugno 1821.
[1204,1]
Alla p.
1129. Bisogna notare che i gramatici e vocabolisti intorno a parecchi
di questi e simili verbi e nomi portano opinione contraria al parer nostro, cioè
fanno derivare i nomi da' verbi, come vedremo
1205 di
lex da legere, e come
rex da regere, laddove
noi regere da rex, conforme
porta la sana filosofia, {e ideologia,} e la
considerazione del progresso {naturale} delle idee. Che
certo molto prima ebbero gli uomini un nome da significare colui da cui veniva
il comando, che un altro da significar l'azione stessa del comandare. L'idea
dell'azione {{la più materiale,}} e per conseguenza
l'idea espressa da' verbi, è sempre metafisica, e quindi posteriore a quella
significata da' nomi. {V. in proposito la p.
1388-91.} Dico posteriore ad esser significata, non sempre però
posteriore nella concezione; ma benchè anteriore nella concezione (come in
questo esempio) l'uomo stabilì prima un segno per esprimere colui che la faceva,
e che era materiale e visibile, (come il re, cioè
quegli che comanda) di quello che arrivasse a fissare e determinare con un segno
l'idea metafisica di ciò che questi faceva. {+Perchè questa idea benchè seconda nell'ordine, fu la
prima idea ch'egli concepisse chiaramente, in modo
da poterla determinare e circoscrivere con un segno. Così che ella è
anteriore come idea chiara, benchè posteriore come idea semplicemente. E
quello che bisogna cercare in riguardo alle lingue è l'ordine e la
successione non delle idee assolutamente ma delle idee chiare che l'uomo ha
concepite, giacchè queste sole egli ha potuto e può significare. V. Sulzer p. 53.} Ma bisogna
perdonare ai gramatici se {finora non sono stati}
ideologi; bensì non bisogna che il filologo illuminato dalla filosofia, si lasci
imporre dalla loro opinione in quelle cose che ripugnano all'analisi {e alla scienza} dell'umano intelletto. (22. Giugno
1821.).