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[3032,2]  1. Il latino video da cui viene il nostro vedere e lo spagn. ver fa nel participio, non visitus, ma visus. Similmente viso is anomalo, che ne deriva. Ma secondo i principii da me posti e dimostrati altrove pp. 2894-95 p. 2932 pp. 2991-92, egli è certissimo che l'antico participio di video dovette esser visitus (anomalo in vece di viditus) come di doceo fu docitus. Quindi il nostro ital. e spagn. visto è contrazione (usitatissima anche nell'antico e buon  3033 latino: v. p. 2894. e seg. ) dell'antico visitus; egli è un latinissimo vistus anteriore a visus e più regolare. Or come mai questo participio, perduto affatto nel latino conosciuto, questo participio antichissimo, più antico e più regolare dell'usato dagli scrittori latini, comparisce per la prima volta nel latino-barbaro, e quindi si trova usitatissimo e comunissimo in due lingue moderne figlie della latina, e trovasi in luogo del visus del latino conosciuto, il qual visus nelle dette lingue non trovasi? Forse questo participio, indipendentemente dal latino, è stato fatto in dette lingue dal verbo vedere secondo le regole di coniugazione proprie, non del latino, ma di esse lingue? Anzi secondo queste regole, egli è in esse lingue affatto anomalo e irregolare e fuori d'ogni ordine; ei non ha in esse lingue veruna origine; e in luogo di esso, la lingua italiana, secondo le regole delle sue coniugazioni, dee dire veduto {#1. Veduto sarebbe appunto il regolarissimo viditus, secondo il detto a pag. 3074. sqq. {+3362-3.} Così da fundo regolarmente funditus dimostrato da funditare; da medeo, meditus dimostrato da meditare, come altrove dico, cioè p. 3352-60. } (lo spagn. dovrebbe dir veido o vido), e lo dice infatti ancor esso. Ma questo secondo participio  3034 italiano, regolare e moderno è molto meno volgare e più nobile, e quell'altro irregolare, antico e latino è più plebeo, e forse, almeno in {vari} luoghi, il solo che la plebe adoperi, siccome in ispagnuolo egli è unico sì per la plebe che per la gente colta e per la scrittura. Donde pertanto questo participio {nel} latino-barbaro, e nelle lingue moderne, s'ei non viene dal latino conosciuto, nè dalle radici e regole d'esse lingue? Qual altro mezzo ce lo può aver conservato, se non il volgare latino, conservatore dell'antichità più che il latino scritto, e in questo {{presente}} caso, più regolare eziandio?

3039,13362,12894,12932,12991,13074,13362,1