[938,1] III. Come la società, così anche la lingua fa
progressi coll'estensione: e la lingua di un piccolo popolo, è sempre rozza,
povera, e bambina balbettante, se non in quanto ella può essere influita dal
commercio coi forestieri, che è fuori anzi contro il caso. Si vede dunque che la
natura coll'impedire l'estensione di una lingua uniforme, ne ha voluto anche
impedire il perfezionamento, anzi anche la semplice maturità o giovanezza. Da
ciò segue che la lingua destinata dalla natura primitivamente e sostanzialmente
agli uomini, era una lingua di ristrettissime facoltà, e quindi di
ristrettissima influenza. Dunque segue che essendo la lingua l'istrumento
principale della società, la società destinata agli uomini dalla natura, era una
società di pochissima influenza, una società lassa, e non capace di corromperli,
una società poco maggiore di quella ch'esiste fra i bruti, come ho detto in
altri pensieri [pp.
579-81].
579,2