[939,1] E questo si può riferire a quello che ho detto
940 in altri pensieri pp. 371-73
pp. 830-38 contro coloro
che considerano l'incivilimento come perfezionamento, e quindi sostengono la
perfettibilità dell'uomo. Il quale incivilimento apparisce e dalla ragione e dal
fatto che non si poteva conseguire, e molto meno perfezionare senza l'invenzione
della scrittura per cifre; invenzione astrusissma, e mirabile a chi un momento
la consideri, e della quale gli uomini hanno dovuto mancare, non già
casualmente, ma necessariamente per lunghissima serie di secoli, com'è accaduto.
Torno dunque a domandare se è verisimile che la natura alla perfezione di un
essere privilegiato fra tutti, abbia supposto e ordinato un tal mezzo ec. ec. Lo
stesso dico del perfezionamento di una lingua, cosa anch'essa difficilissima e
tardissima a conseguirsi, e intendo ora, non quello che riguarda la bellezza, ma
la semplice utilità di una lingua. Lo stesso altresì della stampa inventata 4
soli secoli fa, non intieri. ec. ec. {V. p. 955. capoverso 1.
e il mio pensiero circa la diversità degli alfabeti naturali p.
51,6.}
955,151,6371,1955,1