[1138,2] Se è vera l'opinione del Lanzi
che la lingua
1139 Etrusca non sia fuori che un misto
dell'antichissimo latino e dell'antichissimo greco, detta lingua, e il suo
studio potrà molto giovare a queste nostre ricerche. E vicendevolmente le
osservazioni che abbiam fatto, dovranno poter giovare notabilmente alla
intelligenza e rischiaramento della lingua Etrusca ancora sì tenebrosa, e per
l'altra parte altrettanto interessante. (29. Maggio - 5. Giugno
1821.)
[4152,4] Una delle maggiori difficoltà
ec. consiste nella soppressione delle vocali e
nel non essersi scoperta sin ad ora la regola costante per poterle supplire,
*
dice il Ciampi parlando della lingua
etrusca in generale nell'Antologia di
Firenze N.° 58. Ottobre 1825. p. 55. Quali regole sicure abbiamo, non per la lezione
letterale ma per la grammaticale?
*
(della scrittura
etrusca). È certo che le vocali spesso son
tralasciate; ma ciò facevasi egli a capriccio degli scarpellini, o
per seguitare la pronunzia, ovvero per qualche regola stenografica
od ortografica, come la scrittura massoretica degli Ebrei? Nulla ne
sappiamo; e molto meno sappiamo in qual modo si abbiano da
supplire
*
. ib. p.
57. Ciò serva p. il mio discorso pp. 1283. sgg. sopra la cagione della soppression delle
vocali nelle scritture più antiche e più rozze e imperfette.
(Bologna. 15. Nov. 1825.).